Premetto che ho votato PD sia alla Camera, sia al Senato, perché di questo partito ho contribuito alla fondazione e perché
ne riconosco ancora tutte le potenzialità, affinché guidi il mio, il nostro Paese, in questo difficile momento di continuo e rapido cambiamento.
Non è andata bene e i piani predisposti per formare il governo dell’alternativa sono tutti saltati.
Non sono d’accordo con quanti si esercitano ora a discutere, elucubrare, suggerire quale sia la strada migliore da seguire per sciogliere il nodo della governabilità dopo questo pasticcio istituzionale che abbiamo creato. Per carità lo facciano pure, anch’io ho il mio parere sulla questione, ma sento che conta come il due di coppe quando è briscola bastoni e somiglia molto alla nostra attività preferita, quella di allenatori della nazionale. Dopo aver fatto con coscienza il mio mestiere di ELETTORE, non mi sento francamente di giocare al Presidente della Repubblica nella sua complicata funzione di regista delle operazioni necessarie ad attribuire l’incarico per formare il governo. Non intendo sfuggire alla questione e siccome immagino che il Presidente farà più di un tentativo, dico che la prima mossa dovrebbe mirare a esplorare e – possibilmente – mediare tra le posizioni che mi paiono idealmente più vicine, pur essendosi vicendevolmente demonizzate prima e dopo le elezioni. Ma poiché non mi compete di convocare e sentire a tu per tu i capigruppo dei partiti in lizza, mi fermo qui e preferisco dedicarmi ad altro: al congresso, per ora al congresso di strada. Continua »
Qui bisognerebbe trovare il tempo di mettere nero su bianco tutti i giorni… o forse …tacere.
Tacere non mi piace e non è neppure giusto, se si ritiene di partecipare.
Martedì mattina, conosciuti i risultati delle elezioni, a caldo, ho scritto quello che mi veniva di getto.
“Ho poco tempo, oggi, ma alcune cose devo dirle. Non sono d’accordo su alcuni esponenti “politici” che svelano il loro amore per l’Italia affermando che vogliono emigrare, o per sempre, o andarsene in vacanza … Non sono d’accordo con chi dopo aver demonizzato Renzi e chi veniva nei seggi delle primarie a votarlo senza essere riconosciuto dai capibastone, proclama ora che bisogna andare presto alle elezioni, presentandolo come candidato … Non sono d’accordo con chi – perpetuando un atteggiamento esclusivo verso qualsiasi novità – demonizza pregiudizialmente Grillo e i Grillini che comunque sono espressione di un elettorato che non è stato certamente alla finestra e ora dovrà assumersi la sua responsabilità … Non sono d’accordo col silenzio tombale sugli astenuti ancora in aumento … Non sono d’accordo con chi dà sempre e solo la colpa agli altri delle disgrazie proprie… Beh, c’è di che riflettere !!!” Continua »
pensando in proiezione ai miei figli e alle loro famiglie nelle quali balzano sempre in primo piano i cinque nipoti che non votano, ma reclamano da chi può farlo il massimo della responsabilità. E penso anche a qualche amico e a qualche parente che – non per caso – è ancora disorientato. A questi ultimi suggerisco prima di tutto di andare a votare, di non stare alla finestra, di informarsi direttamente e di sforzarsi di operare la scelta migliore.
Ma non potevo farne a meno. Senza pane non riesco a pranzare.Mi sono sentito offeso come italiano. Fatico realmente ad esprimere ciò che ho provato nel
vedere e sentire Silvio Berlusconi pronunciare parole tanto insensate in questa giornata della Memoria. Ho sentito brividi e non riesco a pensare, se non con orrore, ai pensieri che scorrono all’interno di quella scatola cranica che la maggioranza degli italiani ha voluto per anni alla guida del Paese. Oggi ha voluto svelare con un esibizionismo pornografico la sua opinione su Mussolini e il fascismo. Se chi legge è forte di stomaco e vuole rendersi personalmente conto cerchi pure qui:http://video.unita.it/media/Politica/Berlusconi_leggi_razziali_sua_peggior_colpa_per_altri_versi_Mussolini_fece_bene__6313.html … Io l’ho fatto e le parole che mi sono uscite subito di bocca le ho riportate su facebook. Sono quelle che avete già letto qui sopra.
Aggiungo qualche altra considerazione e poi non vorrei parlarne più.
Sì, perché a parlarne si fa proprio il suo gioco. Ma sull’episodio di oggi non si può tacere. Sarebbe come ricevere una sberla, un’offesa pesante e non reagire. Oggi non era stato Continua »
Provo a riprendere un dialogo con i miei “quindici” lettori. Non scrivo da tempo, preso da
altri interessi e dalla più immediata e meno paludata bacheca di facebook. Ma ho deciso di riprendere, uscendo però dalle diatribe nazionali. Il mondo infatti è sempre più un grande villaggio e i nostri amici non abitano dietro l’angolo, ma comunicano con noi con una facilità e una rapidità persino maggiori dei nostri vicini di casa.
Oggi è giornata dedicata alla pace e non vorrei lasciarla trascorrere senza almeno pensare a qualcuno che vive ogni giorno la sua assenza. La mente spazia e corre verso la Siria, la Palestina e poi Iraq, Israele, Siria, Turchia, Yemen, Darfur, Libia, Mali, Nigeria, Puntland, Repubblica Centrafricana, Repubblica Democratica del Congo, Somalia, Somaliland, Afghanistan, Birmania-Myanmar, Pakistan, Cecenia, Daghestan, Colombia, Messico. Questi sono i punti caldi elencati nel sito http://www.guerrenelmondo.it/?page=static1258218333 , ma chi vi accede, si rende conto che c’è molto altro.
Anche Pierre mi aveva inviato qualche mese fa una documentazione molto interessante, ma a farmi decidere ci ha pensato il mio amico Justin da Bukavu (Repubblica Democratica del Congo) il 28 dicembre scorso. Continua »
Il discorso prendeva le mosse dall’uso distorto del danaro a disposizione dei gruppi consiliari dell’Assemblea Legislativa della Regione Emilia Romagna. Quelle somme utilizzate per comparire nelle trasmissioni di alcune tv locali. Ci mancava anche questa!
Mi ha stimolato l’amico Piergiorgio con una mail. Veniva dalla lettura di un commento di Angelo Panebianco sul Corriere della Sera.

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