Vorrei parlarvi della prima applicazione del regolamento delle Consulte. Ho apprezzato molto la pagina di Castello Notizie che presenta a tutta la cittadinanza questa nuova modalità di partecipazione: le cittadine e i cittadini che hanno avuto la curiosità di sfogliare il giornale del Comune avranno certamente notato qualche novità di un certo rilievo.
Sono novità che sarebbe un peccato far passare come semplice adempimento burocratico.
Le novità più appariscenti sono due. La prima è data dall’elezione a suffragio universale e diretto dei consiglieri, la seconda l’accesso ai sedicenni.
In un momento in cui la politica vive nel Paese una fase molto difficile, il nostro Comune apre alla cittadinanza una nuova opportunità per “contare” direttamente, per avvicinarsi ancora di più all’obiettivo di un’autentica democrazia partecipata. C’è una differenza sostanziale fra il sistema precedente e quello che viene attuato per la prima volta a partire da queste settimane: prima i consiglieri venivano nominati dal Sindaco su segnalazione dei partiti, da questa volta saranno i cittadini ad eleggere i componenti del Consiglio della Consulta di Frazione e, quel che più fa la differenza, potranno aspirare ad assumere questa responsabilità tutti i cittadini: dovranno soltanto farsi presentare da almeno dieci (meglio se saranno di più) concittadini.
Non riesco a non pensare, mentre rifletto, all’anomalia del sistema elettorale delle elezioni politiche che, purtroppo, a causa di una riforma scellerata, impedisce tuttora ai cittadini italiani di scegliere realmente i senatori e i deputati, perchè le liste vengono compilate dalle segreterie dei partiti e sono totalmente bloccate. Col risultato che gli eletti potranno non sentire il dovere di rispondere agli elettori, ma solo e direttamente alle segreterie dei loro partiti. Questo metodo truffaldino ha creato un parlamento di “obbedienti” che farebbe rizzare i capelli ai padri della nostra Costituzione. Un Parlamento cui sono, di giorno in giorno, sempre più sottratti i poteri, un Parlamento che non ha quasi più motivo per convocarsi. E infatti… È chiuso!
Bene. Qui a Castel San Pietro l’aria può essere davvero diversa. Possiamo dare un grande segnale in totale controtendenza. Possiamo far sapere una volta di più, dopo il successo delle primarie, che la voglia di partecipare esiste ancora, purchè conti qualcosa.
Ho detto che l’aria “può essere nuova” e non “sarà nuova”, perchè non c’è mai niente di scontato. La possibilità per tutti di candidarsi è una opportunità molto interessante. Chiunque, se vorrà potrà mettersi in gioco e provarci. Un po’ di coraggio, di spirito di responsabilità e di servizio da declinare per la propria comunità. E qui da noi non serve il coraggio di Mahmoud Vahidnia, il ventenne studente iraniano, vincitore delle olimpiadi di matematica, che ha sfidato pubblicamente Khamenei. Ne basta molto meno.
Vorrei poterlo dire a tutti coloro che preferiscono criticare, lamentarsi, ma lasciare ad altri la responsabilità.
E’ ora di dire “io ci sono” e di dirlo in fretta, è ora di raccogliere intorno alle problematiche dei territori e delle comunità del nostro comune più persone possibile e di valutare insieme a loro la necessità di un impegno adulto, anche per i sedicenni ai quali occorre far capire che è da uomini e da donne provarci.
Trattandosi di un passaggio istituzionale, politico, ma non specificamente partitico, questa prova ha, davanti a tutti l’amministrazione comunale che farà ogni sforzo, ne sono certo, per informare e per formare, ma tocca anche alle forze politiche e sociali, alle espressioni della società civile, ai singoli cittadini di mettersi al servizio a partire da subito, per candidarsi e per partecipare. Qui si tratta di servizio puro, non ci sono compensi in vista, ma è l’occasione per iniziare, o continuare, a conquistarsi quel “merito” di cui tante volte ci piace parlare.
Questa opportunità si ripeterà solo fra cinque anni. Pensiamoci seriamente.
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