Qualche giorno fa avevo a malincuore diffuso la notizia che le primarie erano in pericolo. L’avevo, con molta tristezza scritto aGAZEBO IN PIAZZA CADORNA molti amici e compagni lamentando che in previsione di un appuntamento come quello dell’Assemblea nazionale nel nostro territorio non si fosse svegliato nessun rappresentante per far sapere di cosa si sarebbe parlato. In secondo luogo riferivo che ci sarebbero state votazioni per modificare lo statuto su temi che avrebbero cambiato seriamente la fisionomia del partito. Soggiungevo che mi sarei aspettato almeno una convocazione della Direzione di Federazione con un preavviso utile per sentire la base, ovvero i Circoli. Questo è rimasto un pio desiderio, ma fortunatamente esiste internet, esistono le e mail e i militanti le sanno usare. La protesta non ha tardato a farsi sentire, qualche segnale positivo lo avevo raccolto nell’ambito dei Democratici Davvero e … adesso tiriamo un sospiro di sollievo.

Speriamo solo che l’Assemblea Nazionale non faccia scherzi.

(ANSA – AGI) – Roma | “La Commissione statuto ha risolto oggi un problema su cui il PD si e’ diviso ripetutamente, da ultimo durante il Congresso che ha eletto Pierluigi Bersani e nella fase di selezione dei candidati alle elezioni regionali”.

E’ quanto rende noto Salvatore Vassallo. “Il testo approvato oggi, al contrario del testo precedentemente proposto dal comitato di redazione, ripristina su due punti cruciali – spiega Vassallo – quanto era stato fissato con lo statuto approvato nella fase fondativa del PD.

La discussione, e i passi indietro rispetto al testo precedente, rendono questa scelta, se possibile, ancora piu’ chiara e per tutti politicamente vincolante. E’ utile che alcune modifiche introdotte chiariscano che, prima di tenere primarie di partito, si esplori la possibilita’ di tenere primarie di coalizione. Ma alle primarie di coalizione il PD non va con suoi candidati ufficiali.

Nessuno potrà più interpretare lo statuto, come si e’ tentato di fare in Puglia, nel senso che, laddove un iscritto al PD si candidi alle primarie di coalizione, quale che sia il consenso di cui gode nel partito, tutti gli altri dirigenti ed iscritti o il partito in quanto tale debbano sostenere la sua candidatura.

Con la formulazione approvata oggi, che ripristina quanto gia’ contenuto nello Statuto, le primarie rimangono inoltre la regola. L’eventuale deroga, laddove l’accordo di coalizione lo imponga, continuera’ a costituire l’eccezione, approvabile solo con una maggioranza qualificata piuttosto ampia. Mi pare una soluzione appropriata, approvata all’unanimita’, che consente al PD di tenere fermo un suo tratto identitario e di occuparsi di cose che interessano di piu’ gli italiani“.

Era ora!

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