È vero che una tira l’altra. Solitamente ci si riferisce alle ciliegie, ma questa volta lo riferiremo ai libri. Bel gruppo quello che si è prodotto intorno a un libro che ha scatenato commenti sempre entusiasti. Ma c’è anche chi non ha commentato e tra i silenti, qualcuno che non ha gradito c’è. Succede.

A me l’esperienza è piaciuta. Mi piacerebbe molto che ci si potesse trasformare in un vero e proprio gruppo di lettura dal vivo. Credo che bisognerà attendere la scomparsa del virus, ma nel frattempo potremo sempre continuare come abbiamo cominciato.

Dopo qualche incertezza e dopo un po’ di esplorazione ho scelto un nuovo libro. È sicuramente diverso, si tratta ancora di un viaggio, sicuramente più comodo, ma ugualmente affascinante. Un viaggio che ha inizio nel sesto secolo e non si concluderà con l’ultima pagina del libro. Anzi. Pagine che ci condurranno, capitolo dopo capitolo, in esplorazione attraverso l’Europa a scoprirne le radici alimentando, voglio credere, la speranza di un futuro bellissimo e consapevolmente unitario.

Un viaggio che prende le mosse dall’Italia del terremoto, si incammina sulla rete tracciata da Benedetto da Norcia, rintraccia costumi, valori, conquiste di tappa in tappa e allarga lo sguardo sempre più oltre.

Il libro? Il Filo Infinito. Una vera e propria mappa per esplorare il Continente a caccia delle nostre origini ricomponendo, con la guida curiosa e sicura di Paolo Rumiz, i tratti distintivi della nostra identità.

 

Comments are closed.