Queste elezioni legislative (ricordo che si chiamano così perché gli eletti assumeranno l’onere nonché l’onore di proporre, discutere e approvare le leggi per la prossima legislatura) hanno finito per assumere un valore che va di molto oltre il consueto. C’è poco da dire, il tempo passa, todo cambia canta Mercedes Sosa https://www.google.com/search?client=safari&rls=en&q=todo+cambia+mercedes+sosa&ie=UTF-8&oe=UTF-8, e se in Italia siamo passati, nel tempo, a concentrarci, di volta in volta anche sulle elezioni o sull’evoluzione politica di altri paesi, ora tocca agli altri puntare la loro attenzione sul prossimo 25 settembre italiano. L’esito di quel voto si rifletterà anche oltre i nostri confini nazionali. Non per niente il grande Capo russo sfruculia insistentemente intorno al nostro confronto politico interno, ci lancia minacce volte a condizionare pesantemente l’orientamento italiano verso il conflitto da lui innescato il 24 febbraio scorso nel bel mezzo dell’Europa. È chiaro che non è indifferente se la vittoria arriderà a chi ha approvato e sostenuto le sanzioni e non esita ad appoggiare la difesa del popolo Ucraino o di chi le ha commentate evidenziando solo il danno economico procurato agli italiani, contribuendo così a confondere ancor più le idee anziché a chiarirle. E non sarà indifferente se l’immigrazione verrà governata creando condizioni tali che giovani africani possano inserirsi positivamente e rendersi utili laddove necessita quel ricambio generazionale reso problematico dalla carenza di nuove nascite di bambini italiani, o impedendo unicamente e con ogni mezzo gli sbarchi sulle nostre coste trasformando il Mediterraneo in un cimitero. Ci sono dati che presentano con grande chiarezza i cambiamenti, nel rapporto nati/morti e nella distribuzione delle età, la possibile evoluzione in un futuro prossimo della popolazione italiana anche in rapporto a quella del Pianeta. https://italiaindati.com È solo un primo tentativo di approfondimento che a me fa subito capire che davanti a dati come questi non si può restare indifferenti e la reazione di chi (in nome della purezza della razza?) propone unicamente il blocco degli sbarchi è, a dir poco, superficiale, irrazionale e totalmente priva di senso. La medicina è un’altra. Bisogna parlarsi. Solo così nascono soluzioni intelligenti.

Questa foto, per certi versi, potrebbe essere anche solo simbolica: europei e africani che si confrontano con l’ausilio di qualche foto o qualche slide . In realtà è molto di più. E chi, come me che scrivo, ha vissuto parte di un’esperienza per me datata 2005, può testimoniare che il dialogo sincero e profondo può portare a risultati che vanno oltre ogni speranza. Chi avrebbe immaginato che da un corso di formazione frequentato a Imola da un ragazzo di Bukavu, fossero poi nate iniziative nel campo dell’agricoltura, della cooperazione, dell’alimentazione, dei diritti, della salute, dell’istruzione?

Vale forse la pena di soffermarsi anche sull’altro filone dell’immigrazione che ci ha interessato molto da vicino e ha fatto respirare alle persone naturalmente sensibili l’aria di una guerra in atto. Credo, purtroppo, che continuerà a interessarci anche per il futuro: è quello proveniente dall’est europeo. L’Ucraina è dopo la Romania il principale fornitore di quella mano d’opera quasi assolutamente femminile che si prende cura dei nostri vecchi e delle persone non autosufficienti. Alle menti integre sorgono immediatamente alcune domande. Come mai abbiamo un’offerta tanto consistente per le donne dell’Est? Come mai le donne dell’est invece di assistere gli anziani di casa loro preferiscono venire in Italia ad assistere i nostri nonni e le nostre nonne nei loro ultimi anni di vita? Questo fenomeno è così diffuso anche negli altri stati dell’occidente Europeo? Una prima risposta relativamente allo stato di fatto italiano lo troviamo qui in un recente rapporto dell’Istituto Superiore di Sanità. https://www.epicentro.iss.it/ben/2012/aprile/2

Per farsi, poi, un’idea ancor più vicina alla realtà, varrebbe la pena di consultare le statistiche della migrazione verso l’Europa nel sito della Commissione Europea. Una scorsa anche a quello, se già non bastano i dati esaminati finora potrebbe fornire buone idee anche agli italiani e alle italiane che si avvieranno a svolgere il dovere di esprimere il loro voto, domenica 25 settembre 2022! Per orientarsi a votare menti sane e persone competenti e serie.https://ec.europa.eu/info/strategy/priorities-2019-2024/promoting-our-european-way-life/statistics-migration-europe_it

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