Sono uscito di casa stamattina sfidando l’influenza non proprio smaltita e il freddo siberiano giunto sin qui. Ma non potevo farne a meno. Senza pane non riesco a pranzare.
Al centro del parcheggio incrocio lo sguardo di una signora con cui ebbi occasione di parlare pochi giorni prima delle primarie. Voleva votare per Renzi e io distribuivo i volantini con i suoi slogan. Una delusa del centro destra. Per metà era già convinta.
– Ma adesso?
– Adesso?
– Me lo dica lei … per chi voto?
Hanno fatto colpo le notizie del letamaio nazionale e – a rievocarle – una tira l’altra. Monte dei Paschi, il Cerchio magico di Bossi, la Regione Lombardia certo quel Formigoni tutto casa e chiesa, … no … perché? il Lazio? Già la Polverini con le feste in costume da maiali…  ah, sì, ma Penati dov’era? Ah, beh, allora … il tesoriere della Margherita? E quell’altro che non sapeva neanche che gli pagavano l’affitto? Vogliamo ricordare qualcosa di più vicino? Chi? un sindaco di Bologna cui regalavano i bancomat?
Non serve continuare. Meglio lasciar perdere …
– E allora per chi?
Mi viene in mente Indro Montanelli che non nascondeva il suo disagio nella ricerca del meno peggio:  “Mi turo il naso e voto DC”.
Cito e preciso che non le darò consigli, ma le dirò per chi voterò io.
– Per Bersani, come Matteo Renzi.
– Eh, sì … Se Renzi …
La signora si lascerebbe volentieri andare a considerazioni fuori del tempo, ma il freddo polare mi induce a stopparla:
– La storia non si fa coi se … e proprio Renzi lo ha capito per primo.
– Guardi che se non mi convince va a finire che voto come l’altra volta! Non sono mica come le mie amiche che lo hanno votato e adesso fanno le gnorri e negano.
– Prego??? … Ancora per lui?
– Intanto lui ci leva l’IMU.
Sarà anche per il freddo, ma rabbrividisco. Non posso crederci:
– Anche lei? ci crede davvero? Lei sa che – come già l’ICI – anche l’IMU è la risorsa di base per finanziare i servizi sociali?
E mi viene da fare l’esempio dell’asilo nido. E’ stupita la mia interlocutrice nell’apprendere quanto costa un bambino e che se ogni mese una famiglia spende 300, la comunità interviene con altre 600.
– Apperò!
– Eh … sì signora, non sono aggiornatissimo, ma la realtà è molto vicina a questi numeri. E poi … lei ha capito dove, sempre secondo lui, si possono recuperare le risorse per l’abolizione e la restituzione dell’IMU?
Sapeva tutto:
– Si fa un accordo con la Svizzera per tassare i capitali italiani contenuti nelle banche svizzere.
Ma anche lei aveva sentito dell’imbarazzo di Berna, però sul recupero delle somme restituite attraverso i giochi d’azzardo e affini la vedeva bene:
– In fondo che male c’è a spillare soldi da chi li butta via?
– C’è che le tasse sui giochi, le lotterie, le scommesse … ci sono già e allora è necessario “aggiungere” otto miliardi di Euro …
Cara signora, il disegno non fa una piega, ma è piuttosto “perverso”. Le farò solo un esempio: il signor Rossi ha un appartamento come il mio dove vive con la famiglia. Nell’ultimo anno ha pagato per l’IMU 700 €. Li riavrà indietro come tutti gli altri proprietari di case. Ma il suo comune (per meglio capire bisognerebbe dire la sua comunità) non avrà più i trasferimenti dallo stato che con l’IMU gli pervenivano e che contribuivano ad abbassare la retta mensile per il nido frequentato da suo figlio Pippo da mille a circa trecento €.
Se il comune del signor Rossi non trova altre risorse i 700 € avuti in restituzione per l’intero anno serviranno a pagare la nuova retta del nido per un mese soltanto. E per gli altri mesi? Il signor Rossi farà bene a fare scommesse, attaccarsi alle slot machines del quartiere, partecipare a qualche torneo di videopoker. E così i suoi vicini di casa, i suoi parenti, i suoi amici …
E se proprio non gli piacesse? E le casse statali non ritornassero in pari?
Si potrebbe sempre, con un decreto “ad ludum”, renderli obbligatori e trasformare il paese in un grande casinò.
– Ci rivediamo il martedì mattina, dopo le elezioni …
Non so se l’ho convinta. Se n’è andata pensosa, sorridendo …
Sono uscito di casa stamattina sfidando l’influenza non proprio smaltita e il freddo siberiano giunto sin qui.DubbioMa non potevo farne a meno. Senza pane non riesco a pranzare.
Al centro del parcheggio incrocio lo sguardo di una signora con cui ebbi occasione di parlare pochi giorni prima delle primarie. Voleva votare per Renzi e io distribuivo i volantini con gli slogan del sindaco di Firenze. Una delusa del centro destra. Ma per metà era già convinta.
– E adesso?
– Adesso?
– Me lo dica lei … adesso per chi voto?
Hanno fatto colpo le notizie del letamaio nazionale e – a rievocarle – una tira l’altra. Monte dei Paschi, il Cerchio magico di Bossi, la Regione Lombardia, certo … quel Formigoni tutto casa e chiesa, … no … perché? il Lazio? Già la Polverini con le feste in costume da maiali…  ah, sì, ma Penati dov’era? Ah, beh, allora … il tesoriere della Margherita? E quell’altro che non sapeva neanche che gli pagavano l’affitto? Vogliamo ricordare qualcosa di più vicino? Chi? un sindaco di Bologna cui regalavano i bancomat?
Non serve continuare. Meglio lasciar perdere …
– E allora per chi?
Mi viene in mente Indro Montanelli che non nascondeva il suo disagio nella ricerca del meno peggio:  “Mi turoMontanelli il naso e voto DC”.
Cito e preciso che non le darò consigli, ma le dirò per chi voterò io.
– Per Bersani, come Matteo Renzi.
– Eh, sì … Se Renzi …
La signora si lascerebbe volentieri andare a considerazioni fuori tempo, ma il freddo polare mi induce a stopparla:
– La storia non si fa coi se … e proprio Renzi lo ha capito per primo.
– Guardi che se non mi convince va a finire che voto come l’altra volta! Non sono mica come le mie amiche che lo hanno votato e adesso fanno le gnorri e negano.
– Prego??? … Ancora per lui?
– Intanto lui ci leva l’IMU.

Sarà anche per il freddo, ma rabbrividisco. Non posso crederci:IMU
– Anche lei? ci crede davvero? Lei sa che – come già l’ICI – anche l’IMU è la risorsa di base per finanziare i servizi alla persona?
E mi viene da fare l’esempio dell’asilo nido. È stupita la mia interlocutrice nell’apprendere quanto costa un bambino e che se ogni mese una famiglia spende 300, la comunità interviene con altre 700.
– Apperò!
– Eh … sì signora, non sono aggiornatissimo, ma la realtà è molto vicina a questi numeri. E poi … lei ha capito dove, sempre secondo lui, si possono recuperare le risorse per l’abolizione e la restituzione dell’IMU?
Sapeva tutto:
– Si fa un accordo con la Svizzera per tassare i capitali italiani contenuti nelle banche svizzere.
Ma anche lei aveva sentito dell’imbarazzo di Berna, però sul recupero delle somme restituite attraverso i giochi d’azzardo e affini la vedeva bene:
– In fondo che male c’è a spillare soldi da chi li butta via?slot
– C’è che le tasse sui giochi, le lotterie, le scommesse … ci sono già e allora è necessario “aggiungere” otto miliardi di Euro …
Cara signora, il disegno non fa una piega, ma, oltre che fantasioso, è piuttosto “perverso”. Le farò solo un esempio.
Il signor Rossi ha un appartamento come il mio dove vive con la famiglia. Nell’ultimo anno ha pagato per l’IMU 700 €. Li riavrà indietro come tutti gli altri proprietari di case. Ma il suo comune (per meglio capire bisognerebbe dire la sua comunità) non avrà più i trasferimenti dallo stato che con l’IMU gli pervenivano e che contribuivano ad abbassare la retta mensile per il nido frequentato da suo figlio Pippo da mille a circa trecento €.
Se il comune del signor Rossi non trova altre risorse, i 700 € avuti in restituzione per l’intero anno serviranno a pagare la nuova retta del nido per un mese soltanto. E per gli altri mesi? Il signor Rossi farà bene a fare scommesse, attaccarsi alle slot machines del quartiere, partecipare a qualche torneo di videopoker. E così i suoi vicini di casa, i suoi parenti, i suoi amici …
E se proprio non gli piacesse? E le casse statali non ritornassero in pari?
Si potrebbe sempre, con un decreto “ad ludum”, renderli obbligatori e trasformare il paese in un grande casinò.
– Ci rivediamo il martedì mattina, dopo le elezioni …
Non so se l’ho convinta. Se n’è andata pensosa, sorridendo …

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