Forse dobbiamo abituarci a seguire con maggiore continuità e profondità le vicende del mondo intero. Siamo cresciuti rimirandoci l’ombelico o, al massimo, a porre attenzione alla storia del paese vicino. Persino la scuola, basta pensare al curriculum scolastico di chi ha la mia  età, ma anche dei più giovani, per quanto riguarda la storia, ci ha infarcito di date, guerre, eroi e protagonisti di vicinato. L’eurocentrismo ha fatto la parte del leone. Basta consultare l’indice degli argomenti in un testo delle superiori, e anche attualmente non si scorge un grande cambiamento.

E così succede che si resta quasi sorpresi di quanto succede fuori dai nostri confini e ci sfugge l’interdipendenza fra le vicende italiane – stavo per scrivere paesane e avrei fatto bene a scrivere europee –  e i fatti e misfatti di cui ci giungono immagini e commenti da ogni angolo del globo.

Tutta roba nostra!

 

 

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