Viviamo un momento difficile in Italia. ViolinoNon da ora, ma dall’esito delle ultime elezioni la situazione si è fatta via via più preoccupante. Alla difficoltà posta da un risultato che non assegna a nessuna forza politica il ruolo di vincitore, si sono aggiunti errori e dinamiche confuse che rendono la partenza della legislatura molto problematica.

I cittadini purtroppo si sono rifugiati in grandissima parte nell’astensionismo, ma non tutti. Esiste ancora – fortunatamente – un’area di persone pensose e pensanti, desiderose di un confronto che superi il pregiudizio e favorisca l’analisi. E, chissà, l’assunzione poi di un orientamento maggiormente consapevole.

Del tutto immeritatamente è successo pochi giorni fa, mentre in Parlamento non si trovava un accordo per eleggere il nuovo Presidente della Repubblica, che una giovane donna, da me conosciuta durante il mio mandato di sindaco in relazione ad un grande evento culturale, mi rivolgesse la domanda del giorno:

“Vincenzo, ti prego, dimmi perche’ la mia sinistra si comporta cosi’?? Perche’??”Pellizza da Volpedo

E così ho tentato una risposta:

Una domanda, la tua, che in questi giorni ha assillato molte menti … Ci siamo sentiti sollecitati in molti.
Una domanda che richiederebbe analisi complesse che non riesco a fare in poche battute e forse non ne sono neppure capace.
E per non risalire alle origini, ormai troppo lontane, conviene ridurre e definire il periodo al dopo elezioni e concludere con alcune affermazioni che fanno un po’ di male, ma se si chiudono gli occhi e le orecchie davanti alla realtà non si capiranno mai le ragioni di fondo.
Non abbiamo riconosciuto che – almeno rispetto alle aspettative – le elezioni erano andate male, molto male. Avevamo annunciato il cambiamento, eravamo sicuri di vincere più che per meriti nostri, per lo schifo o per la nullità degli altri. Invece, niente da fare …
Il degrado della politica ha portato la gran parte dei dirigenti a … raccontare che ci occupiamo del bene comune, ma la preoccupazione vera è curare il bene personale. La commistione con gli affari, La conservazione … la clonazione dei giovani … che spesso imparano a memoria la lezione rinunciando ad esprimere il loro pensiero.
Prima abbiamo proposto e poi affossato un uomo con una storia rispettabile. Poi abbiamo fatto fuori Prodi. Due storie diversissime e speculari che mi inducono a rievocare tristi storie che hanno sempre all’inizio idee entusiasmanti, grandi obiettivi, leader convincenti.
Come venirne fuori?
A questo punto siamo in molti ad essere solo delusi e dobbiamo anzitutto “elaborare il lutto”, ma bisogna che i “forti” non stiano alla finestra, si alzino per intervenire ogni volta che hanno qualcosa da dire, da contestare, non siano mai degli “obbedienti”, coinvolgano col loro entusiasmo e con le sacrosante ragioni che hanno anche chi è ancora fuori dalla politica attiva …
Ci sono anche molti segnali positivi, non perdiamoci d’animo.

Una domanda, la tua, che in questi giorni ha assillato molte menti … Ci siamo sentiti sollecitati in molti.

Una domanda che richiederebbe analisi complesse che non riesco a fare in poche battute e forse non ne sono neppure capace.

E per non risalire alle origini, ormai troppo lontane, conviene ridurre e definire il periodo al dopo elezioni e concludere con alcune affermazioni che fanno un po’ di male, ma se si chiudono gli occhi e le orecchie davanti alla realtà non si capiranno mai le ragioni di fondo.

Non abbiamo riconosciuto che – almeno rispetto alle aspettative – le elezioni erano andate male, molto male. Avevamo annunciato il cambiamento, eravamo sicuri di vincere più che per meriti nostri, per lo schifo o per la nullità degli altri. Invece, niente da fare …

Il degrado della politica ha portato la gran parte dei dirigenti a … raccontare che ci occupiamo del bene comune, ma la preoccupazione vera è curare il bene personale. La commistione con gli affari, la conservazione … la clonazione dei giovani … che spesso imparano a memoria la lezione rinunciando ad esprimere il loro pensiero.

Prima abbiamo proposto e poi affossato un uomo con una storia rispettabile. Poi abbiamo fatto fuori Prodi. Due storie diversissime e speculari che mi inducono a rievocare tristi storie che hanno sempre all’inizio idee entusiasmanti, grandi obiettivi, leader convincenti.

Come venirne fuori?

A questo punto siamo in molti ad essere solo delusi e dobbiamo anzitutto “elaborare il lutto”, ma bisogna che i “forti” non stiano alla finestra, si alzino per intervenire ogni volta che hanno qualcosa da dire, da contestare, non siano mai degli “obbedienti”, coinvolgano col loro entusiasmo – e con le sacrosante ragioni che hanno – anche chi è ancora fuori dalla politica attiva …

Ci sono anche molti segnali positivi, non perdiamoci d’animo.

Poco dopo il dialogo è continuato:

Caro Vincenzo, la ringrazio per aver dedicato del tempo a rispondere alla mia domanda , con la quale forse mi sono presa un po’ troppa confidenza. Mi scuso per il tono forse un po’ troppo ‘appassionato’.

Purtroppo, viaggiando molto e avendo trascorso all’estero un lungo periodo, mi fa molto male apprendere che abbiamo una pessima reputazione.

E’ vero, gli italiani sono sempre stati un po’ presi in giro.. Forse anche per invidia. Per la mancanza di puntualita’ , per un certo disordine che li caratterizza in generale ed altri stereotipi, che pero’ fanno da contrappeso ad una creativita’ e un ‘talento’ in tutti i campi, che non ha eguali.

Gli Italiani all’estero tutt’ora primeggiano in quasi tutte le discipline.

Al momento pero’ siamo denigrati in modo durissimo ( senza pieta’, senza tenere in considerazione che ci sono ancora persone di grande valore) ,e purtroppo a giusta ragione.

Purtroppo le persone di grande valore, non riesco a bilanciare una quantita’ di gente ignorante , spietata, egoista, maleducata, disinteressata al sociale, SENZA VALORI.

Non si parla più’ di crisi politica, ma di crisi dei valori.

Un personaggio come Berlusconi, che tolleriamo e ‘la nostra politica’ difende, e’ una vergogna. Non e’ un personaggio politico, e’ un modello di miseria spirituale, di perdizione, di cinismo.

Questo modello si ripercuote nella vita di tutti i giorni e lo si sente nelle relazioni fra i giovani (tanta superficialita’, tanto consumismo, tanto cinismo e depressione, poco entusiasmo e pochi sogni).

C’e’ una mentalita’ dilagante caratterizzata dal menefreghismo, dal cinismo, dalla mancanza di senso sociale. Se si e’ in difficolta’, si pensa che la soluzione sia giocare all’Enalotto, sperando di diventare senza sacrifici miliardari in un secondo.. Cosi’ si pensa di costruire la vita!

Le ho scritto in un momento di rabbia.

Delusissima dal Partito che ho votato. Un partito mafioso come il Pdl. Perche’ e’ vero che in democrazia purtroppo si deve scendere anche a compromessi, ma si deve anche rimanere coerenti con i propri valori e ideali, avere posizioni limpide, forti, lineari, oneste, libere, avere un’identita’, che non va rinnegata. Inoltre ci sono dei limiti entro cui fare i compromessi. Ci vuole dialettica, senza annullare la propria identita’.

In questi giorni si e’ parlato di democrazia.

Mi scusi, ma questa non e’ democrazia, bensi’ oligarchia!

Rispetto Nichi Vendola, Laura Boldrini, nel PD non riconosco più’ nessuno.

Gente corruttibile, che per me non merita alcuna stima.

La mentalita’ ‘del pensare solo a se stessi’, del non rispettare gli altri si ripecchia nell’atteggiamento della gente, in generale menefreghista, maleducata, insensibile ai problemi della societa’, che non rispetta gli altri.. E ovviamente quando ti trovi in difficolta’ sei solo e abbandonato.

Siamo consumisti ( 3 telefonini per persona e borsa di Vuitton, anche se pieni di debiti..). In Germania la gente vive in modo più’ spartano, spende di meno in cose inutili, ha valori più’ forti dei nostri ( anche quello della famiglia). Non a caso non hanno la crisi.

Quando toccheremo il fondo, con questa mentalita’, noi saremo incapaci di reagire, cadremo tutti in depressione ( siamo come dei bambini viziati che non sanno vivere)

Lo stiamo gia’ vedendo in questi giorni, grazie alle imprese mirabolanti della nostra classe politica!

Mi scusi per lo sfogo e la ringrazio per la pazienza.

Purtroppo la rabbia e’ forte, ci tengo alla mia liberta’ (il valore più’ grande) e non posso tacere.

Per me la musica e’ stato un grande dono, mi ha permesso di viaggiare, di confrontarmi con persone di altre culture e religioni, di conoscere. Forse mi fa vivere in un mondo parallelo, ma preserva la purezza del mio spirito, gli ideali, i valori, l’intusiasmo, l’umanita’, la mia liberta’ di sentire e pensare, la mia individualita’. Sono solo felice, quando posso condividere questo con gli altri.

Malgrado la coscienza del disagio che stiamo vivendo, il suo messaggio trasmette speranza e nel profondo anche io provo questo sentimento.

Condivido molte tra le cose che ha scritto e leggero’ sicuramente il suo blog.

Grazie e un caro saluto

Rita

Inutile dire che questa lettera mi ha molto toccato. Per questo ho chiesto a Rita di lasciarmela pubblicare, perché rispecchia molto un sentire inespresso di giovani come lei e anche di tanti meno giovani come me che non vogliono abbandonare la speranza.

Non m’è parso di dover aggiungere altro.


Comments are closed.